Roberto Paolini, (1934-2012) piemontese d’origine, è stato artista poliedrico, capace di comunicare l’arte attraverso diversi linguaggi.
Fin da giovane è stato anche un acclamato chef, erede delle tecniche culinarie del grande Auguste Escoffier. Su questa scia – in cui lo chef si trasformava in performer e i suoi piatti in vere e proprie creazioni artistiche – Roberto Paolini ha innestato il suo talento, con stile decisamente anticipatore, unendo gastronomia e ricerca artistica .
Artista schivo e tormentato, ha sempre operato in completo isolamento. Solo dopo la sua scomparsa, gli eredi e l’Archivio hanno deciso di far conoscere la sua opera mediante iniziative postume.
Si ricordano, nel 2013, la partecipazione alla 55. Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia, in cui è stato presentato il volume monografico Roberto Paolini curatoda Duccio Trombadori, edito da Maretti Editore, la mostra romana, nel 2014, Passages. Da Pietro Canonica a Roberto Paolini, ospitata nella sede del Museo Pietro Canonica a Villa Borghese (evento promosso da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica, Sovrintendenza Capitolina), la presentazione, nel 2014, del video realizzato da Maicol Casale in omaggio a Roberto Paolini, Il Male Oscuro dell’Espressione, presso il Circolo degli Artisti di Torino e, a Bologna, nel 2015, con un doppio evento: in dialogo con le creazioni culinarie dello chef Roberto Valbuzzi nella serata Le Dîner d’Epicure (nella ghiacciaia del XIV del Palazzo Maccaferri) e, in contemporanea, la mostra Identità nella Differenza, presso la Maison Gucci.
In occasione dell’Expodi Milano, sempre nel 2015, l’Archivio Paolini ha inaugurato la mostra personale Omaggio a Roberto Paolini in cui è stata presentata la prima serie di inedite sculture in edizione limitata realizzate per volontà, disegno e secondo le istruzioni dell’artista; le stesse sculture, in edizione limitata, sono state esposte presso il bookshop Skira di Palazzo Fortuny, in occasione dell’apertura della 56. Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia.
Infine, il progetto espositivo Roberto Paolini. I Gioielli della Collezione, in collaborazione con Sotheby’s, ha interessato nel 2015/2016 una rete di Musei, Fondazioni e Collezioni private italiane: Museion di Bolzano, Mart di Rovereto, Palazzo Fortuny di Venezia, MAMbo di Bologna, Macro di Roma, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, Fondazione Remotti di Camogli, Collezione Tullio Leggeri – ALT di Bergamo e Collezione Ernesto Esposito di Napoli,. Il progetto si è concluso con la mostra presso la sede milanese di Sotheby’snel giugno 2016, con la presentazione del video Backstage at the Museum e della omonima monografia Roberto Paolini. I gioielli della Collezione, curata da Adriana Polveroni.