Concept

C’è un’Ovità

[…] Perfino quando ebbe a eccellere come chef fece prevalere la qualità della ‘materia prima’ su ogni altro segreto della gastronomia.

(D. Trombadori, Roberto Paolini)

C’E’ UN’OVITA’  intende proporre un’indagine sull’operato artistico di Roberto Paolini accompagnando il pubblico attraverso le possibili connessioni tra arte e cucina, discipline molto diverse ma straordinariamente capaci di attingere alle medesime forme e agli stessi linguaggi espressivi.

Roberto Paolini (1934-2012) meglio noto con lo pseudonimo di “Broca” è stato artista poliedrico, dedito in particolare all’arte scultorea, ma anche erede delle tecniche culinarie del grande chef Auguste Escoffier, il quale negli anni ’20 – già acclamato chef del Ritz di New York e decorato con la Legion d’Onore – iniziò ad organizzare pranzi dimostrativi della migliore cucina francese: i suoi Dîner d’Epicure erano veri e propri happening dove lo chef si trasformava in performer, e i suoi piatti in vere e proprie creazioni artistiche. Su questa scia Roberto Paolini ha innestato la sua arte, sia culinaria che scultorea, abbandonando i sicuri porti del precostituito in favore di un sentimento del gusto di più intenso respiro. Con stile decisamente fluxus, il culinario e l’artistico si influenzavano continuamente  attingendo alle rispettive discipline con una inusuale simmetria nei risultati

Con C’E’ UN’OVITA’  le opere scultoree di Roberto Paolini, sono fedelmente “tradotte” in altrettanti creazioni culinarie  che ne riproducono tutti i dettagli, la forma e il colore degli accostamenti materici. Gli invitati avranno la possibilità di sperimentare, nutrendosi d’arte nella versione più letterale del termine, e ammirando come il gusto per i particolari, l’originalità degli accostamenti e la cura nella perfezione formale siano solo alcuni dei passaggi preparatori per un’esperienza coinvolgente i sensi, la via che, per dirla con Escoffier “est l a base du veritable bonheur”.