IL CONCEPT

I passages erano gli ottocenteschi camminamenti parigini al di sotto dei quali – come ricorda Walter Benjamin nell’omonimo testo – i passanti potevano trovare ogni tipo di manufatto artistico. Passages nei carteggi di Theodor Adorno e Arnold Schönberg diventano i motivi di un’operazione concettuale traslata: i portici diventano dapprima passaggi tonali e poi passaggi d’aura nel corso degli anni della storia dell’arte. Così Passages può essere oggi considerato il moto stesso dell’arte: come questa avanza e crea nuovi linguaggi, quando si discosta dagli stilemi conosciuti o li richiama per rafforzarsi. Le curve d’analisi e i loro risultati visuali paiono legati tra loro in una sorta di divenire dove, per dirla con de Saussure, tout se tien.

IL PROGETTO

Col fine di sviluppare la conoscenza della produzione dell’artista Roberto Paolini parimenti concatenando una rete di virtuosa valorizzazione di complessi architettonici, edifici storici, patrimoni culturali pubblici in grado di sostenere la ricerca dell’Archivio intorno alle arti plastiche con particolare interesse per le discipline scultoree, l’Archivio Paolini vuole stimolare il visitatore alla scoperta dei luoghi e delle opere italiane, proponendo un format espositivo integrato che va  dall’impianto teorico all’allestimento museale.

GLI OBIETTIVI

L’obiettivo del ciclo di mostre denominato Passages è quello di instaurare un dialogo tra le opere di Roberto Paolini inserendoli all’interno di un selezionato gruppo di Musei Italiani ed esteri cosiddetti “minori”, senza nulla togliere alla peculiare testimonianza del patrimonio artistico italiano che essi rappresentano.